Gli effetti nocivi del fluoruro di sodio, comunemente chiamato fluoro, sulla salute sono dimostrati ormai da tanti studi e documentazioni ufficiali, ma nonostante tutto il suo utilizzo è ancora permesso per legge!
Viene aggiunto ai prodotti destinati all’alimentazione e alla cura dei denti come le acque imbottigliate, quelle del rubinetto, in tutte le bevande confezionate, nella maggior parte dei cibi in scatola e industriali, nei dentifrici e nei collutori.
Ovviamente il danno a cui faccio riferimento è quello conseguente all’assunzione di fluoruro di sodio volutamente aggiunto come additivo. Altra storia è invece il fluoruro di calcio che è il minerale “buono” naturalmente contenuto nei cibi.
Uno degli effetti più terribili del fluoruro di sodio è quello di calcificare e di rendere inutilizzabile la ghiandola pineale (epifisi).
Quali siano tutte le funzioni di questa ghiandola nessuno può affermarlo con assoluta certezza scientifica. La scienza infatti non ne ha ancora scoperti tutti i segreti (…o forse sì ed è per questo che vuole distruggerla?). Quello che si sa per certo, ed in maniera ufficiale, è che produce melatonina, l’ormone che regola il ciclo sonno-veglia, fondamentale per il mantenimento di una buona salute sia mentale che fisica.
La ghiandola pineale prende il nome dalla pigna a cui pare somigliare nella forma. Viene definita la ghiandola magica, si dice che sia il nostro terzo occhio, quello interiore che ci permetterebbe di vedere ciò che ai nostri occhi è invisibile, di aprirci alle intuizioni, al sacro, al nostro vero sé, di trascendere.
Se sia vero o no non è compito mio stabilirlo. Rimane però certo che l’additivo fluoruro di sodio sia il diretto responsabile della distruzione di questa ghiandola con la disastrosa alterazione del ciclo naturale sonno-veglia che sta alla base di una salute ottimale.
Che la scienza possa dimostrare o no se la pineale sia davvero la nostra ghiandola magica, per me fa poca differenza. La natura ha un’intelligenza troppo più grande della nostra per poterla mettere in discussione anche solo per un istante, pensando che ci abbia fornito una ghiandola inutile e di cui poter fare a meno.
La natura ce l’ha data, l’ha messa nel nostro cervello e le ragioni sono certamente importanti e io non intendo pietrificarla per bloccarne le funzioni.
Cambiando le nostre abitudini alimentari e orientando i consumi verso prodotti freschi, non raffinati e non trasformati industrialmente è possibile ridurre drasticamente questo costante avvelenamento da fluoro cattivo. Bisogna eliminare il consumo di bevande confezionate, di cibo in scatola, industriale, purificare l’acqua del rubinetto di casa con un depuratore ad osmosi inversa e usare solo dentifrici che non contengono fluoro.
Si trovano nei negozi biologici ma costano un bel po’, se si vuole usare un metodo alternativo, naturale, economico, efficace e curativo per lavare i denti, vi rimando alla ricetta del Dentifricio Naturale fatto in casa.
La salute del nostro corpo è una nostra responsabilità, capirlo in tempo può fare la differenza.